L’emergenza coronavirus ha regalato al firmamento del Cielo un’altra stella granata. Pochi giorni fa, nella sua Ponte San Pietro (Bergamo), si è spento all’età di 71 anni Pierluigi Consonni, colpito dal virus che sta martoriando l’Italia e la Bergamasca in particolare. Ex difensore, Consonni ha giocato nella Salernitana per una stagione, la 1977/1978. Una stagione che per la Bersagliera non fu come tutte le altre. Dato che fu la prima della Salernitana Sport S.P.A, costituita il 18 luglio 1977 per inglobare il ramo d’azienda dell’Unione Sportiva Salernitana, evitando così quella che sarebbe stata una quasi sicura mancata iscrizione, considerato il passivo di un miliardo e mezzo di lire.
Presidenza a Enzo Paolillo che confermò Giampaolo Cominato nel ruolo di direttore sportivo. E l’ex protagonista sul campo della promozione in B nel 1966, tra i primi acquisti della nuova Salernitana Sport, scelse proprio Pierluigi Consonni. Il difensore approdò a Salerno dopo cinque anni col Bari (i primi 2 in B e i restanti 3 in C) e subito dopo la promozione in cadetteria ottenuta con i galletti.
Sotto le dipendenze tecniche di Facchin prima, Masiero poi e del compagno calciatore-allenatore Mujesan (ufficialmente il ruolo di tecnico venne affidato a don Mario Saracino), Consonni collezionò 32 presenze su 38 partite in campionato, contribuendo a raggiungere il sesto posto che valse alla Salernitana la conferma nella successiva Serie C1 (dopo quella stagione, la C si sdoppiò in C1 e C2).
Ottenuto l’obiettivo, Consonni lasciò la Salernitana e tornò in Lombardia, al Pergocrema dove disputò gli ultimi due anni della sua carriera. Nel primo, ottenne la promozione in C1 ma nel secondo vi fu l’immediata retrocessione in quarta serie.
Una presenza breve, quella di Consonni alla Salernitana, ma che comunque ha lasciato un segno. Ciao Pierluigi!