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Nicola e quell’impresa di Crotone

Ripetere il “miracolo sportivo” di Crotone stagione 2016/2017. Questo il desiderio neanche tanto nascosto di Davide Nicola. L’attuale allenatore della Salernitana vorrebbe ottenere nelle ultime 10 partite di questo campionato (sì, 10, con buona pace di Udinese e Venezia e i loro patetici tentativi di mancata disputa) gli stessi risultati di quel magico finale di stagione quando era alla guida dei pitagorici.

Il Crotone, alla 28/a giornata di quel torneo, era penultimo con 14 punti, frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e ben 20 sconfitte. Con la zona salvezza, rappresentata dall’Empoli, distante 8 lunghezze. E alla 29/a arrivò il ventunesimo insuccesso, in casa per 1-0 contro la Fiorentina con gol di Kalinic. Ma dalla 30/a alla 38/a giornata la musica cambiò. Nelle ultime 9 partite, la squadra di Nicola mise a referto 20 punti grazie a ben 6 vittorie, 2 pareggi e la sola sconfitta a Torino contro la Juventus. In quello splendido rush finale caddero sotto i colpi del Crotone l’Inter e la Lazio, la Sampdoria a Genova e poi Chievo, Pescara Udinese. Con Torino Milan i due pareggi. Un ruolino di marcia sufficiente a ottenere la salvezza nonostante un punteggio relativamente basso

Trascinatore di quel Crotone fu Diego Falcinelli, autore di ben 5 reti in quelle ultime nove partite. Certo, l’impresa venne anche “agevolata” dal crollo dell’Empoli. I toscani sembravano praticamente salvi dopo la 33/a giornata quando espugnarono San Siro battendo il Milan 2-1. Un successo che seguì quello ottenuto la settimana precedente nel derby di Firenze grazie al gol in pieno recupero dell’ex Pasqual. Ma i soli 3 punti racimolati negli ultimi 5 turni fecero da propellente alla rimonta calabrese. All’ultima giornata il sorpasso decisivo.

L’Empoli cadde a Palermo contro i rosanero già retrocessi, che si imposero 2-1 grazie ai gol di Nestorovski e Henrique mentre Krunic siglò l’inutile gol toscano. Il Crotone invece regolò la Lazio per 3-1 per effetto della doppietta dell’ex Salernitana Nalini e di Falcinelli mentre Immobile su rigore segnò il punto biancoceleste. Al triplice fischio del signor Rocchi di Firenze scoppiò la festa allo “Scida” con Nicola portato in trionfo. E il tecnico fu piacevolmente “costretto” a rispettare il suo voto, andando in bici da Crotone a Torino.

Giambattista Vico insegna che la storia si ripete. Chissà che non possa avere nuovamente ragione.

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