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Salvezza, duello Cagliari-Salernitana? Non è proprio così…

Sampdoria salva, Genoa in B assieme al Venezia e duello Salernitana-Cagliari per stabilire la terza retrocessa. Queste le riflessioni che la maggior parte dei cosiddetti addetti ai lavori hanno fatto dopo i risultati del sabato della 35/a giornata di campionato. Soprattutto dopo la vittoria per 1-0 dei blucerchiati di Giampaolo sui rossoblu di Blessin in un drammatico Derby della Lanterna (con il doloroso errore dal dischetto in pieno recupero di capitan Mimmo Criscito per il Genoa) e soprattutto dopo la sconfitta dei sardi di Mazzarri in casa per 2-1 contro il Verona. Ebbene, non è proprio così.

Intendiamoci, che la terza retrocessa in cadetteria scaturisca da una tra la Salernitana e il Cagliari è molto probabile. Ma la Sampdoria commetterebbe un gravissimo errore a considerarsi già salva. I blucerchiati, attualmente a quota 33, sono attesi da un calendario durissimo dato che dovranno affrontare Lazio all’Olimpico e Fiorentina a Marassi, cioè due compagini in piena lotta per l’Europa/Conference League. E chiuderanno il loro campionato a S.Siro contro un’Inter che fino alla fine proverà a mettere pressione al Milan per la conquista dello Scudetto.

E la squadra di Giampaolo è costretta a fare almeno 1, se non addirittura 2 punti per considerarsi al sicuro. Vi è ancora in piedi un’ipotesi tutt’altro che irrealizzabile. Se il Cagliari dovesse fare 6 punti nelle prossime 3 partite (immaginiamo per ipotesi, solo per ipotesi, battendo Salernitana e Venezia) e la Salernitana farne 9 nelle sue prossime 5 partite (escludendo il Cagliari per ragione di teoria, questo significherebbe fare 3 vittorie tra Atalanta, Venezia, Empoli Udinese) e la Samp rimanere al palo o fare solo un punto, ci sarebbe l’arrivo a tre a quota 34. E, per classifica avulsa, sarebbero proprio i blucerchiati ad avere la peggio.

Non solo Sampdoria, però. La clamorosa (per come è maturata) sconfitta interna dello Spezia contro la Lazio pone anche i liguri di Thiago Motta, fermi a quota 33, ancora a rischio. Vale quasi lo stesso discorso dei blucerchiati visto che i bianchi sono in vantaggio negli scontri diretti sia contro il Cagliari che contro la Salernitana, quindi serve loro solo 1 punto. Il calendario però non è anche qui semplicistico. Prima vi è l’Atalanta che comunque ha il dovere di credere fino in fondo a una qualificazione europea, poi si va a Udine contro una squadra che non avrà obiettivi ma che sta onorando il campionato (per informazioni, chiedere alla Fiorentina) e infine riceve un Napoli che ha l’obbligo morale (nonché economico, visto che ballano un paio di milioncini di euro) di chiudere almeno al terzo posto.

Certo, ci sarebbero ancora Genoa e Venezia ma molto difficilmente queste due compagini potranno evitare la B. I rossoblu dovrebbero vincere le ultime tre sfide, chiudere a 34 e sperare in un crollo verticale di due tra Salernitana, Cagliari, Sampdoria e Spezia. Un’ipotesi difficilmente realizzabile anche perché la squadra di Blessin deve affrontare Juventus (in casa) e Napoli (fuori) prima di chiudere col Bologna a Marassi. Ragionamento analogo anche per i lagunari affidati a Soncin da pochi giorni. Gli arancioneroverdi dovrebbero vincere almeno 4 delle ultime 5 partite loro rimanenti e sperare in un incrocio di risultati che penalizzerebbero tre tra Genoa, Salernitana, Cagliari, Sampdoria e Spezia. Questo significherebbe avere la meglio sui granata, sul Bologna e sui sardi e fare almeno un colpaccio in trasferta o all’Allianz domani contro la Juventus o all’Olimpico contro la Roma. Scrivere che sia una situazione difficile appare quasi un eufemismo.

In conclusione, il duello tra Salernitana e Cagliari resta l’ipotesi più concreta. Ma non è assolutamente l’unica.

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VIDEO – Salernitana in allenamento a Udine

Fino a quest’oggi l’associazione tra Piazza XX Settembre di Udine e il calcio era riferita alle proteste che i tifosi bianconeri fecero nel 1983 per ottenere l’acquisto del fuoriclasse Zico (“o Zico o Austria“, recitava un iconico striscione dell’epoca). Fino a oggi, appunto. Perché questa mattina Piazza XX Settembre è diventata insolita sede dell’ultima sgambatura della Salernitana di Nicola in vista del recupero di questo pomeriggio (fischio d’inizio alle 18:45) contro l’Udinese. La formazione granata ha approfittato del fatto che la piazza sia prospiciente all’hotel Astoria, sede del ritiro. Ecco un video di pochi secondi dell’allenamento, gentilmente concesso da TeleFriuli.

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Salernitana, accadde il 16 aprile

La sfida di questo pomeriggio tra Sampdoria e Salernitana sarà la decima partita giocata dalla Bersagliera in campionato nel corso della sua pluricentenaria storia. I precedenti non sono benauguranti, dato che il bilancio vede 1 successo, 5 pareggi e 3 sconfitte. L’unica vittoria è datata 16 aprile 1961. La Salernitana allenata da Silvio Di Gennaro regolò il Marsala al Vestuti per 2-0 grazie ai gol di Franzò e Marano.

Corposo l’elenco dei pareggi. Un elenco che vede due 0-0: quello di Sorrento del 16 aprile 1978 e quello al Vestuti contro il Foggia del 16 aprile 1989. Poi, due 1-1. Il 16 aprile 1950, all’allora “Comunale” la Salernitana di Sentimenti impattò il derby col Napoli. Granata in vantaggio con Marini, pareggio dei partenopei nel finale di partita con Gramaglia. Il 16 aprile 2016, pari dei granata di Menichini a Vercelli contro la Pro. Andamento similare alla gara di quasi sessant’anni prima. Salernitana in vantaggio con Coda, pareggio nel finale dei piemontesi con Beretta. L’elenco dei segni “X” termina con Salernitana-Modena 2-2 del 16 aprile 2005. Emiliani in vantaggio con Asamoah, la Bersagliera impatta prima con Palladino e poi passa avanti con Polenghi. Lo stesso Asamoah, però, fissa il punteggio definitivo.

Infine, le tre sconfitte. Il 16 aprile 1939 i biancocelesti guidati dall’allenatore/calciatore Attila Sallustro perse 2-0 a Vigevano grazie alle reti di Ussello e Coccia. Più bruciante il ko del 16 aprile 1967. La Salernitana di Tom Rosati uscì sconfitta da Savona per 1-0 con un gol al 91′ del freschissimo ex Pierino Prati. Nettissimo, invece, il rovescio del 16 aprile 1972. La Salernitana di Giancarlo Vitali prese tre reti a Potenza per opera di Barone, Gallo e Rinaldi.

Salernitana, i precedenti in campionato del 16 aprile

16/04/1939, Vigevano-Salernitana 2-0, 27/a giornata Serie B 1938/193943′ Ussello, 62′ Coccia
16/04/1950, Salernitana-Napoli 1-1, 32/a giornata Serie B 1949/1950 47′ Marini (S), 82′ Gramaglia (N)
16/04/1961, Salernitana-Marsala 2-0, 28/a giornata Serie C girone C 1960/196140′ Franzò, 71′ Marano
16/04/1967, Savona-Salernitana 1-0, 29/a giornata Serie B 1966/196790’+1′ Prati
16/04/1972, Potenza-Salernitana 3-0, 29/a giornata Serie C girone C 1971/197225′ Barone, 52′ Gallo, 56′ Rinaldi
16/04/1978, Sorrento-Salernitana 0-0, 30/a giornata Serie C girone C 1977/1978
16/04/1989, Salernitana-Foggia 0-0, 28/a giornata Serie C1 girone B 1988/1989

16/04/2005, Salernitana-Modena 2-2, 33/a giornata Serie B 2004/200514′ Asamoah (M), 33′ Palladino (S), 57′ Polenghi (S), 62′ Asamoah (M)
16/04/2016, Pro Vercelli-Salernitana 1-1, 37/a giornata Serie B 2015/2016 30′ Coda (S), 84′ Beretta (P)

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Salernitana, accadde il 10 aprile



Domani, 10 aprile 2022, la Salernitana sarà di scena all’Olimpico contro la Roma, nella sfida valevole per la 32/a giornata di Serie A 2021/2021. Si tratterà della decima sfida giocata dalla Bersagliera in questa particolare data in campionato. Il bilancio dei nove precedenti è in perfetto equilibrio, dato che consta di 3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte.

Il primo successo è datato 10 aprile 1949. La Salernitana di Pietro Piselli ebbe la meglio 2-1 sull‘Arsenaltaranto. Pugliesi in vantaggio con Petagna, ma nell’inizio del secondo tempo, i granata siglarono l’uno-due che diede la svolta all’incontro. Andarono infatti in rete Sifredi al 47′ e Flumini al 50′. Il 10 aprile 1966, invece, la Salernitana di Tom Rosati conquistò una vittoria fondamentale per la promozione in B a fine campionato. I granata si imposero 2-1 sull’Akragas. Vantaggio di Minto, pareggio dei siciliani con Franzò e gol partita all’81’ di Cominato. Recentissimo l’ultimo successo della serie. Lo scorso anno, il 10 aprile 2021, la Salernitana di Castori espugnò Chiavari battendo la Virtus Entella con un secco 3-0 grazie ai gol di Veseli, Bogdan e Tutino.

Quattro i pareggi. Il primo, cronologicamente parlando, è l’1-1 del 10 aprile 1938 tra Salernitana e Civitavecchiese. I biancocelesti di Hirzer passarono in vantaggio con Valese ma si fecero raggiungere dai nerazzurri laziali nel finale con Baldoni. Il 10 aprile 1955, invece, festival del gol tra Salernitana e Messina in una gara che si concluse con un pirotecnico 3-3. I peloritani si portarono sullo 0-2 a favore grazie alle reti di Quoiani e Orlandi, ma Fanin accorciò immediatamente le distanze. Ripresa e Ghersetich segnò il 2-2. Cinque minuti dopo, il Messina ricacciò la testa avanti con Orlandi ma ancora Ghersetich firmò il definitivo 3-3.

Il 10 aprile 1983, 0-0 nel derby del “S.Francesco” tra Nocerina e Salernitana, mentre il 10 aprile 1994 i granata allenati da Delio Rossi impattarono 1-1 a Siena. Alla Bersagliera non fu sufficiente il gol del vantaggio di De Silvestro perché i bianconeri trovarono il pari con Coppola.

Infine, le due sconfitte. Sabato santo 10 aprile 2004, la Salernitana di Stefano Pioli crollò 3-0 a BariGalletti in gol con l’ex De Franceschi e con i due rigori di Cordova e di Motta. Infine, il ko del 10 aprile 2011 a Verona. Gli scaligeri si imposero 2-1 nella partita che fu sfortunato preludio di quanto sarebbe accaduto nei playoff. Vantaggio gialloblu con autogol di Peccarisi, pareggio dei granata di Breda grazie a una splendida punizione di Carrus e, a quattro minuti dalla fine, gol vittoria del Verona grazie a un rigore di Ferrari fischiato dall’arbitro Di Bello di Brindisi per fallo di Peccarisi sullo stesso Ferrari.

Salernitana, i precedenti in campionato del 10 aprile

10/04/1938, 21/a giornata Serie C girone E 1937/1938, Salernitana-Civitavecchiese 1-1 – 9′ Valese (S), 87′ Baldoni (C)
10/04/1949, 31/a giornata Serie B 1948/1949, Salernitana-Arsenaltaranto 2-1 – 27′ Petagna (A), 47′ Sifredi (S), 50′ Flumini (S)
10/04/1955, 26/a giornata Serie B 1954/1955, Salernitana-Messina 3-3 – 29′ Quoiani (M), 31′ Orlandi (M), 32′ Fanin (S), 50′ Ghersetich (S), 55′ Orlandi (M), 69′ Ghersetich (S)
10/04/1966, 29/a giornata Serie C girone C 1965/1966, Salernitana-Akragas 2-1 – 10′ Minto (S), 64′ Franzò (A), 81′ Cominato (S)
10/04/1983, 27/a giornata Serie C1 girone B 1982/1983, Nocerina-Salernitana 0-0
10/04/1994, 27/a giornata Serie C1 girone B 1993/1994, Siena-Salernitana 1-1 – 34′ De Silvestro (SA), 64′ Coppola (SI)
10/04/2004, 37/a giornata Serie B 2003/2004, Bari-Salernitana 3-0 – 10′ De Franceschi, 61′ rig. Cordova, 88′ rig. Motta
10/04/2011, 29/a giornata Prima Divisione girone A 2010/2011, Verona-Salernitana 2-1 – 9′ aut. Peccarisi (V), 31′ Carrus (S), 86′ Ferrari (V)
10/04/2021, 33/a giornata Serie B 2020/2021, Virtus Entella – Salernitana 0-314′ Veseli, 17′ Bogdan, 60′ Tutino



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Nicola e quell’impresa di Crotone

Ripetere il “miracolo sportivo” di Crotone stagione 2016/2017. Questo il desiderio neanche tanto nascosto di Davide Nicola. L’attuale allenatore della Salernitana vorrebbe ottenere nelle ultime 10 partite di questo campionato (sì, 10, con buona pace di Udinese e Venezia e i loro patetici tentativi di mancata disputa) gli stessi risultati di quel magico finale di stagione quando era alla guida dei pitagorici.

Il Crotone, alla 28/a giornata di quel torneo, era penultimo con 14 punti, frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e ben 20 sconfitte. Con la zona salvezza, rappresentata dall’Empoli, distante 8 lunghezze. E alla 29/a arrivò il ventunesimo insuccesso, in casa per 1-0 contro la Fiorentina con gol di Kalinic. Ma dalla 30/a alla 38/a giornata la musica cambiò. Nelle ultime 9 partite, la squadra di Nicola mise a referto 20 punti grazie a ben 6 vittorie, 2 pareggi e la sola sconfitta a Torino contro la Juventus. In quello splendido rush finale caddero sotto i colpi del Crotone l’Inter e la Lazio, la Sampdoria a Genova e poi Chievo, Pescara Udinese. Con Torino Milan i due pareggi. Un ruolino di marcia sufficiente a ottenere la salvezza nonostante un punteggio relativamente basso

Trascinatore di quel Crotone fu Diego Falcinelli, autore di ben 5 reti in quelle ultime nove partite. Certo, l’impresa venne anche “agevolata” dal crollo dell’Empoli. I toscani sembravano praticamente salvi dopo la 33/a giornata quando espugnarono San Siro battendo il Milan 2-1. Un successo che seguì quello ottenuto la settimana precedente nel derby di Firenze grazie al gol in pieno recupero dell’ex Pasqual. Ma i soli 3 punti racimolati negli ultimi 5 turni fecero da propellente alla rimonta calabrese. All’ultima giornata il sorpasso decisivo.

L’Empoli cadde a Palermo contro i rosanero già retrocessi, che si imposero 2-1 grazie ai gol di Nestorovski e Henrique mentre Krunic siglò l’inutile gol toscano. Il Crotone invece regolò la Lazio per 3-1 per effetto della doppietta dell’ex Salernitana Nalini e di Falcinelli mentre Immobile su rigore segnò il punto biancoceleste. Al triplice fischio del signor Rocchi di Firenze scoppiò la festa allo “Scida” con Nicola portato in trionfo. E il tecnico fu piacevolmente “costretto” a rispettare il suo voto, andando in bici da Crotone a Torino.

Giambattista Vico insegna che la storia si ripete. Chissà che non possa avere nuovamente ragione.

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Salernitana, accadde il 20 marzo



La partita di questo pomeriggio tra Juventus e Salernitana rappresenta la nona sfida giocata in campionato dalla Bersagliera nel corso della sua pluricentenaria storia. Un giorno che è molto fortunato nella storia granata, poiché negli otto precedenti non è mai arrivata una sconfitta, essendo il bilancio formato da 5 vittorie e 3 pareggi.

L’elenco dei successi inizia il 20 marzo 1949, quando la Salernitana di Pietro Piselli regolò 2-0 il Siracusa all’allora “Comunale” di Salerno grazie ai gol di Sifredi e Castaldo. Il 20 marzo 1966, al “Vestuti”, la Salernitana visse una giornata molto importante per quella che sarebbe stata la promozione in B alla fine del campionato. Una vittoria, quella sul Pescara per 1-0, tutta “made in Rosati“, dato che Tom era l’allenatore e Franco, suo fratello, fu il marcatore.

Il 20 marzo 1977, invece, la Salernitana di Regalia fece suo il derby del “Vestuti” contro la Nocerina. Decise un guizzo di Mujesan al 3′. Infine, gli ultimi due precedenti. Il 20 marzo 2011 tutto facile per la Salernitana di Breda che regolò all’Arechi il Bassano Virtus per 2-0 grazie alle reti di Ragusa e il Carrus su rigore. Il 20 marzo 2017, la Salernitana di Bollini espugnò Chiavari per 1-0 grazie al gol decisivo di Coda.

Tre i pareggi, di cui due per 0-0. E sono Alessandria-Salernitana del 20 marzo 1955 e Paganese-Salernitana del 20 marzo 1983. Infine, l’ultimo pareggio è l’1-1 contro il Casarano del 20 marzo 1994. I granata di Rossi passarono in vantaggio con un’autorete di Ottolina, i pugliesi pareggiarono nella ripresa con un rigore di Passoni.

Salernitana, i precedenti in campionato del 20 marzo

20/03/19
49, Salernitana-Siracusa 2-0, 29/a giornata Serie B 1948/1948 11′ Sifredi, 77′ Castaldo
20/03/1955, Alessandria-Salernitana 0-0, 24/a giornata Serie B 1954/1955
20/03/1966, Salernitana-Pescara 1-0, 26/a giornata Serie C girone C 1965/196646′ Rosati
20/03/1977, Salernitana-Nocerina 1-0, 27/a giornata Serie C girone C 1976/1977 3′ Mujesan
20/03/1983, Paganese-Salernitana 0-0, 25/a giornata Serie C1 girone B 1982/1983
20/03/1994, Casarano-Salernitana 1-1, 25/a giornata Serie C1 girone B 1993/1994 26′ aut. Ottolina (S), 65′ rig. Passoni (C)
20/03/2011, Salernitana-Bassano Virtus 2-0, 27/a giornata Prima Divisione girone A 2010/201154′ Ragusa, 58′ rig. Carrus
20/03/2017, Virtus Entella – Salernitana 0-1, 31/a giornata Serie B 2016/2017
34′ Coda



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Salernitana, accadde il 4 marzo

Giornata con pochi precedenti (appena sei), il 4 marzo, nella pluricentenaria storia della Salernitana. Pochi precedenti dal bilancio non certo positivo, dato che consta di 1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte.

L’unico successo è avvenuto il 4 marzo 1990. La Salernitana di Ansaloni, sul neutro di Benevento, ebbe la meglio sull’Ischia per 1-0. Gol partita di Ciccio Della Monica al 55′. Il pareggio è invece lo 0-0 a Siena della Salernitana di Sonetti datato 4 marzo 2001.

Più corposo l’elenco delle sconfitte. Il 4 marzo 1934, la Salernitana di mister Enrico Chiari cadde 2-1 al campo “Littorio” contro il Siracusa. Biancocelesti avanti nel primo tempo con Bergamini, ma purtroppo gli aretusei ribaltarono tutto nella ripresa con un uno-due firmato Devoto. Il 4 marzo 1951, la Salernitana di Walter Crociani subì una durissima punizione a Verona. Gli scaligeri si imposero con un netto 6-1 frutto della tripletta di Caldana, la doppietta di Pozzan e il gol di Furlani. Punto della bandiera granata siglato da Giorgetti.

Il 4 marzo 1979, la Salernitana di mister Franco Viviani venne sconfitta a Barletta 2-0 per effetto delle reti di De Gennaro e Cariati. Infine, il 4 marzo 2007 la rete del tanto vituperato ex Vincenzo Chianese fece sì che il Ravenna riuscì a sbancare l’Arechi per 1-0.

Salernitana, i precedenti in campionato del 4 marzo

04/03/1934, Salernitana-Siracusa 1-2, 20/a giornata Prima Divisione girone H 1933/193430′ Bergamini (SA), 64′, 66′ Devoto (SI)
04/03/1951, Verona-Salernitana 6-1, 26/a giornata Serie B 1950/1951 11′ Caldana (V), 26′ Furlani (V), 38′, 48′ Pozzan (V), 67′ Caldana (V), 69′ Giorgetti (S), 89′ Caldana (V)
04/03/1979, Barletta-Salernitana 2-0, 22/a giornata Serie C1 girone B 1978/1979 10′ De Gennaro, 73′ Cariati
04/03/1990, Ischia-Salernitana 0-1, 22/a giornata Serie C1 girone B 1989/199055′ Della Monica
04/03/2001, Siena-Salernitana 0-0, 25/a giornata Serie B 2000/2001
04/03/2007, Salernitana-Ravenna 0-1, 25/a giornata Serie C1 girone B 2006/2007 42′ Chianese

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La Storia della Salernitana del record di B consecutive – stagione 1948/1949

Uno dei pilastri del giornalismo è la libertà e ci mancherebbe altro che fosse così. Ed è giusto e sacrosanto che ogni giornalista segua un suo modo di interpretazione dei fatti. Con un vincolo importante, però. Vale a dire che l’oggettività delle cose avvenute deve essere sempre salvaguardata e riportata fedelmente.

Da qualche tempo a questa parte, sta girando la diceria che, per la prima volta nella storia, la Salernitana disputerà il suo sesto campionato di B consecutivo. Smontiamo subito questa inesattezza che farebbe invidia alle “Balle Spaziali” rese celebri dal grande Mel Brooks.

Lotito e Mezzaroma hanno raggiunto un risultato sicuramente importante dal mero punto di vista statistico (ed esclusivamente solo per quello, perché dal punto di vista tecnico stendiamo un velo pietoso) ma, attualmente con i 6 anni consecutivi di B eguagliano la gestione di Aniello Aliberti, in cadetteria per 6 anni di fila dal 1999 al 2005 e che, se proprio vogliamo dirla tutta, non fece undici anni consecutivi di B per il “piccolo” particolare della promozione in Serie A del 1998 che interruppe (e meno male) la trafila di tornei cadetti.

Il record di permanenza consecutiva in Serie B della Salernitana, comunque, spetta alla Bersagliera che disputò 8 tornei cadetti consecutivi tra il 1948 e il 1956. E noi vogliamo rinfrescare la memoria di tutti, ricordando quelle 8 “Salernitane”. A cominciare da quella del 1948/1949.

L’estate 1948 fu rivoluzionaria in casa Salernitana, reduce dall’immeritata retrocessione dalla Serie A a causa del vergognoso arbitraggio del signor Vittorio Pera della sezione di Firenze nello scontro diretto decisivo giocato nella Capitale contro la Roma. Lasciò il tecnico Gipo Viani, lasciò la presidenza Domenico Mattioli. Il nuovo numero uno divenne Marcantonio Ferro, imprenditore cavese titolare di un noto pastificio.

Ferro tentò subito l’immediata risalita in Serie A. La panchina venne affidata a Pietro Piselli, tecnico esperto e sergente di ferro (soleva utilizzare il bastone che lo aiutava nella deambulazione per farsi obbedire dai propri calciatori, altri tempi), reduce da una promozione sfiorata in A alla guida dell’Arsenaltaranto.

Anche il mercato non fu da meno. Alla Salernitana arrivarono, tra gli altri, tre autentici “pezzi da 90”. In primis, Ercolino Castaldo, sgusciante ala di Torre Annunziata proveniente dall’Empoli. Poi, Dandolo Flumini, prima punta rapida prelevato dal Palermo. E infine, Manlio Scopigno, terzino sui generis noto ai più per essere l’allenatore dello storico Cagliari dello Scudetto 1970. I tre sono cerchiati nella foto che correda l’articolo.

In più, a difesa della porta granata tornò il salernitano Aldo De Fazio mentre a guidare la vecchia guardia rimase “o’ Lione” di Salerno, Carmine Iacovazzo.

Quella Salernitana sfiorò l’obiettivo dell’immediato ritorno in Serie A, giungendo quarta con 47 punti, a -5 dal Venezia secondo e promosso a 52 (l’altra compagine che andò in A fu il Como primo con 60 punti). Ai granata, purtroppo, mancò la continuità di risultati.

In casa, la formazione di Piselli fu un rullo compressore, conquistando su 21 partite, 19 vittorie e 2 pareggi. In trasferta, l’andamento però fu assolutamente deficitario con 2 soli successi (contro Legnano e Spezia), 3 pareggi e ben 16 sconfitte. Sarebbe bastato tramutare 5-6 di quei ko in segni “X” che la storia sarebbe decisamente cambiata. La coppia d’attacco Flumini-Castaldo, però, non deluse le attese mettendo a referto 35 gol in due (divisi rispettivamente in 18 e 17).

Ultimo aspetto (ma ultimo solo cronologicamente parlando). In quella stagione, sulle maglie della Salernitana, compare per la prima volta l’ippocampo disegnato dal Maestro Gabriele d’Alma.

Questa la rosa della Salernitana 1948/1949 (fonte salernitanastory.it)

Portieri: De Fazio, Gambazza, Lombardi
Difensori: Iacovazzo, Nonis, Rispoli, Scopigno
Centrocampisti: Casani, Dagianti, Malacarne, Rodriguez, Settembrino, Sifredi, Taccola, Vultaggio
Attaccanti: Castaldo, Catalano, D’Agostino, De Vito, Flumini, Gerzelli, Giorgetti, La Forgia, Punzi, Vaschetto
Allenatore: Pietro Piselli
Presidente: Marcantonio Ferro

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Salernitana-Spezia, le pagelle secche dei granata

Le pagelle secche dei granata dopo Salernitana-Spezia 1-2

Vannucchi 7 – Decisamente il migliore in campo dei granata
Cicerelli 5,5 – Non è un terzino
Migliorini 4 – Incommentabile
Jaroszynski 6 – Il meno peggio della difesa
dal 77′ Aya sv
Lopez 5 – Ha giocato?
dal 67′ Curcio 5 – E’ entrato?
Akpa Akpro 6 – Canta e porta la croce, ma non basta
dal 67′ Dziczek 5,5 – Rari sprazzi
Di Tacchio 6 – Generoso
Gondo 6 – Solo per il gol
Maistro 3 – Mah…
Kiyine 5 – Meno male che questa è la sua ultima partita a Salerno
dal 67′ Karo 5,5 – Si perde nel disastro della difesa granata
Djuric 5,5 – Ci si aspettava di più
dall’83’ Giannetti sv

Ventura 5 – Cicerelli terzino e Djuric uscito in maniera anticipata sono sul banco dei fattori che ci hanno lasciato perplesso. Così come la comunicazione tra lui e la società. Chi ha mentito sugli obiettivi?

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Salernitana, ennesimo fallimento playoff. Lo Spezia si impone 2-1 all’Arechi



La partita del dentro o fuori. Solo con una vittoria la Salernitana potrebbe accedere per la prima volta nei playoff (turno preliminare) da quando la Bersagliera è tornata in Serie B nel 2015.

Eppure la prima occasione è di marca ligure. Al 5′, inserimento centrale di Maggiore e conclusione del mediano spezzino sulla quale Vannucchi risponde presente. La respinta dello stesso Maggiore termina alta.

Cinque minuti dopo la prima iniziativa della Salernitana. Lancio lungo di Kiyine, sponda di Djuric, conclusione di Gondo ma pronta parata di Krapikas.

Al 25′, occasione per i granata. Calcio d’angolo di Lopez, stacco di testa di Gondo ma Krapikas si oppone.

Cinque giri di lancette e la Salernitana passa in vantaggio. Ed è un autentico gioiello di Cedric Gondo. L’attaccante granata viene trascinato per terra da Bastoni, ma si rialza prontamente e con un delizioso diagonale destro batte Krapikas.

Due minuti dopo, una sponda di Djuric libera Maistro davanti a Krapikas ma il portiere spezzino dice di no.

Lo Spezia manovra nel finale di partita e nel secondo dei tre minuti di recupero i liguri pareggiano. Errore di Migliorini che perde una palla sanguinosa sulla propria trequarti, la sfera giunge a Ricci che premia l’inserimento da sinistra di Mora. Cicerelli tenta il recupero in extremis ma è proprio un suo tocco a beffare involontariamente Vannucchi.

Inizia la ripresa e al 48′ lo Spezia va vicina al vantaggio. Tacco di Maggiore e sinistro di Mora dal limite dell’area di rigore. Vannucchi si inarca e mette in angolo.

Al 61′, ancora Vannucchi deve uscire alla disperata sui piedi di Maggiore, ben servito da destra da Vignali.

Due minuti dopo, Maistro già ammonito colpisce fuori tempo Ramos. Secondo giallo per l’ex Rieti e espulsione inevitabile, con i granata in 10. Al 64′, lo Spezia sfiora il nuovo vantaggio. Punizione di Federico Ricci sulla quale svetta Mora di testa con il pallone che termina fuori di un niente.

Il monologo spezzino prosegue. Al 73′ Nzola brucia Cicerelli e serve l’accorrente Mora che conclude. Per fortuna della Salernitana, la sfera termina di poco a lato. All’80’, sinistro di Gudjhonsen fuori di poco. Sessanta secondi dopo, finalmente Salernitana. Cross di Cicerelli dalla destra, colpo di testa di Djuric e pallone di poco alto sulla traversa.

Le speranze della Salernitana crollano definitivamente nel primo minuto di recupero. Cicerelli si fa rubare palla da Ramos, che verticalizza per Gudjhonsen. Quest’ultimo si invola davanti a Vannucchi e serve Nzola che solo soletto in area deve solo appoggiare.

Le speranze della Salernitana crollano definitivamente nel primo minuto di recupero. Cicerelli si fa rubare palla da Ramos, che verticalizza per Gudjhonsen. Quest’ultimo si invola davanti a Vannucchi e serve Nzola che solo soletto in area deve solo appoggiare.

Non accade più nulla, la Salernitana perde 2-1 con lo Spezia e non concretizza il sogno playoff.

SALERNITANA-SPEZIA 1-2

SALERNITANA (4-2-3-1): Vannucchi; Cicerelli, Migliorini, Jaroszynski (77′ Aya), Lopez (67′ Curcio); Akpa Akpro (67′ Dziczek), Di Tacchio; Gondo, Maistro, Kiyine (67′ Karo); Djuric (83′ Giannetti). A disp. Micai, Cerci, Capezzi, Jallow, Heurtaux. All. Ventura

SPEZIA (4-4-2): Krapikas (93′ Desjardins); Vignali, Bastoni, Terzi, Ramos; Mora, M. Ricci (64′ Nzola), Maggiore, Acampora (93′ Bartolomei); Di Gaudio (63′ F. Ricci), Gudjohnsen. A disp. Scuffet, Gyasi, Erlic, Ferrer All. Italiano

Marcatori: 30′ Gondo (SA), 45’+2 aut. Cicerelli (SP), 90’+1 Nzola (SA)

Note – Ammoniti: Di Tacchio (SA), Migliorini (SA)