Sampdoria salva, Genoa in B assieme al Venezia e duello Salernitana-Cagliari per stabilire la terza retrocessa. Queste le riflessioni che la maggior parte dei cosiddetti addetti ai lavori hanno fatto dopo i risultati del sabato della 35/a giornata di campionato. Soprattutto dopo la vittoria per 1-0 dei blucerchiati di Giampaolo sui rossoblu di Blessin in un drammatico Derby della Lanterna (con il doloroso errore dal dischetto in pieno recupero di capitan Mimmo Criscito per il Genoa) e soprattutto dopo la sconfitta dei sardi di Mazzarri in casa per 2-1 contro il Verona. Ebbene, non è proprio così.
Intendiamoci, che la terza retrocessa in cadetteria scaturisca da una tra la Salernitana e il Cagliari è molto probabile. Ma la Sampdoria commetterebbe un gravissimo errore a considerarsi già salva. I blucerchiati, attualmente a quota 33, sono attesi da un calendario durissimo dato che dovranno affrontare Lazio all’Olimpico e Fiorentina a Marassi, cioè due compagini in piena lotta per l’Europa/Conference League. E chiuderanno il loro campionato a S.Siro contro un’Inter che fino alla fine proverà a mettere pressione al Milan per la conquista dello Scudetto.
E la squadra di Giampaolo è costretta a fare almeno 1, se non addirittura 2 punti per considerarsi al sicuro. Vi è ancora in piedi un’ipotesi tutt’altro che irrealizzabile. Se il Cagliari dovesse fare 6 punti nelle prossime 3 partite (immaginiamo per ipotesi, solo per ipotesi, battendo Salernitana e Venezia) e la Salernitana farne 9 nelle sue prossime 5 partite (escludendo il Cagliari per ragione di teoria, questo significherebbe fare 3 vittorie tra Atalanta, Venezia, Empoli e Udinese) e la Samp rimanere al palo o fare solo un punto, ci sarebbe l’arrivo a tre a quota 34. E, per classifica avulsa, sarebbero proprio i blucerchiati ad avere la peggio.
Non solo Sampdoria, però. La clamorosa (per come è maturata) sconfitta interna dello Spezia contro la Lazio pone anche i liguri di Thiago Motta, fermi a quota 33, ancora a rischio. Vale quasi lo stesso discorso dei blucerchiati visto che i bianchi sono in vantaggio negli scontri diretti sia contro il Cagliari che contro la Salernitana, quindi serve loro solo 1 punto. Il calendario però non è anche qui semplicistico. Prima vi è l’Atalanta che comunque ha il dovere di credere fino in fondo a una qualificazione europea, poi si va a Udine contro una squadra che non avrà obiettivi ma che sta onorando il campionato (per informazioni, chiedere alla Fiorentina) e infine riceve un Napoli che ha l’obbligo morale (nonché economico, visto che ballano un paio di milioncini di euro) di chiudere almeno al terzo posto.
Certo, ci sarebbero ancora Genoa e Venezia ma molto difficilmente queste due compagini potranno evitare la B. I rossoblu dovrebbero vincere le ultime tre sfide, chiudere a 34 e sperare in un crollo verticale di due tra Salernitana, Cagliari, Sampdoria e Spezia. Un’ipotesi difficilmente realizzabile anche perché la squadra di Blessin deve affrontare Juventus (in casa) e Napoli (fuori) prima di chiudere col Bologna a Marassi. Ragionamento analogo anche per i lagunari affidati a Soncin da pochi giorni. Gli arancioneroverdi dovrebbero vincere almeno 4 delle ultime 5 partite loro rimanenti e sperare in un incrocio di risultati che penalizzerebbero tre tra Genoa, Salernitana, Cagliari, Sampdoria e Spezia. Questo significherebbe avere la meglio sui granata, sul Bologna e sui sardi e fare almeno un colpaccio in trasferta o all’Allianz domani contro la Juventus o all’Olimpico contro la Roma. Scrivere che sia una situazione difficile appare quasi un eufemismo.
In conclusione, il duello tra Salernitana e Cagliari resta l’ipotesi più concreta. Ma non è assolutamente l’unica.