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Salernitana, accadde il 2 maggio

Oggi è il 2 maggio e, a netto di anticipi e posticipi, la Salernitana avrebbe dovuto ospitare l’Empoli per la 36/a giornata di Serie B 2019/2020. Invece, tutto è fermo causa emergenza Coronavirus. Stoppato per causa di forza maggiore il torneo cadetto, l’occasione è buona per ripercorrere quanto ha fatto la Salernitana nel giorno del 2 maggio.

Ripercorrendo i precedenti, possiamo osservare come questa data non sia tanto favorevole ai colori granata. Su 10 partite, vi sono state ben 5 sconfitte. Il bilancio poi è completato da due pareggi e tre vittorie.

Partiamo dai successi. Indimenticabile è quello del 2 maggio 1999, quando, per la 31/a giornata di Serie A 1998/1999, un Arechi gremito da oltre 38000 persone spinse la Salernitana di Oddo a battere la Juventus per 1-0 e ottenere 3 punti fondamentali per continuare a cullare il sogno salvezza. Gol partita siglato da Di Vaio al 37′, con la punta granata servito da un assist di Di Michele al bacio, dopo che la punta di Guidonia aveva saltato secco Mark Iuliano.

Gli altri due successi si dividono equamente tra Serie B e Serie C. Quello cadetto è datato 2 maggio 1954, quando la Salernitana di Enrico Carpitelli ebbe la meglio 2-1 sul Lanerossi Vicenza. Fioravanti e Massagrande ribaltarono l’iniziale vantaggio biancorosso siglato da Savoini. Invece, il 2 maggio 1982, per la 30/a giornata di Serie C1 girone B 1981/1982, la Salernitana allenata da Romano Mattè regolò il Rende per 1-0 con un rigore del bomber Zaccaro.

I due pareggi sono lo 0-0 del Campo Littorio di Salerno del 2 maggio 1943 tra Salernitana e Borzacchini Terni (antesignana dell’odierna Ternana), nella sfida valevole per la 4/a giornata del Girone Finale A di Serie C 1942/1943 (che consentì alla Salernitana di essere promossa in B vincendo la sfida di ritorno a Terni) e l’1-1 del Vestuti contro il Crotone datato 2 maggio 1965, con Rambotti che impattò l’iniziale vantaggio calabrese di Galuppi.

Le 5 sconfitte della Salernitana del 2 maggio significano soprattutto derby. La non certo piacevole palma di ricordo più doloroso, sportivamente parlando, va senz’ombra di dubbio a Sorrento-Salernitana, 32/a giornata di Serie C girone C 1970/1971, 2 maggio 1971. Era quello che poteva essere definito a tutti gli effetti un big-match, dato che i rossoneri di Vitali erano in vetta alla classifica e precedevano di un punto i granata di Rosati, 42 contro 41 punti. Il Sorrento si impose 1-0 con gol di Sportiello al 4′ e si involarono verso la promozione in Serie B.

Derby persi il 2 maggio sono il 2-0 di Turris-Salernitana del 2 maggio 1976, con i corallini che furono trascinati alla vittoria dalla doppietta di Panozzo, e l’1-0 di Avellino-Salernitana del 2 maggio 1993, quando un gol di Fresta fu sufficiente agli irpini per aver ragione della squadra di Sonzogni, oramai demotivata per essere uscita fuori dai giochi promozione a causa dei risultati negativi precedenti.

Il quadro delle sconfitte è completato dal ko del 2 maggio 1948, quando la Salernitana di Viani, per la 32/a giornata di Serie A 1947/1948, perse 1-0 per effetto di un gol di Bertoni, mentre il 2 maggio 2009 la Salernitana allenata da Brini perse un’importante partita in casa con il Livorno. Tavano e Miglionico consentirono ai labronici di sbancare l’Arechi per 2-0.

I precedenti della Salernitana in campionato del 2 maggio

02/05/1943 – Salernitana-Borzacchini Terni 0-0, 4/a giornata Girone Finale A Serie C 1942/1943
02/05/1948 – Modena-Salernitana 1-0, 32/a giornata Serie A 1947/1948 – 6′ Bertoni
02/05/1954 – Salernitana-L.R Vicenza 2-1, 30/a giornata Serie B 1953/1954, 23′ Savoini (V), 31′ Fioravanti (S), 40′ Massagrande (S)
02/05/1965 – Salernitana-Crotone 1-1, 32/a giornata Serie C girone C 1964/1965, 11′ Galuppi (C), 73′ Rambotti (S)
02/05/1971 – Sorrento-Salernitana 1-0, 32/a giornata Serie C girone C 1970/1971, 4′ Sportiello
02/05/1976 – Turris-Salernitana 2-0, 33/a giornata Serie C girone C 1975/1976, 60′, 70′ Panozzo
02/05/1982 – Salernitana-Rende 1-0, 30/a giornata Serie C1 girone B 1981/1982, 75′ rig. Zaccaro
02/05/1993 – Avellino-Salernitana 1-0, 30/a giornata Serie C1 girone B 1992/1993, 27′ Fresta
02/05/1999 – Salernitana-Juventus 1-0, 31/a giornata Serie A 1998/1999, 37′ Di Vaio
02/05/2009 – Salernitana-Livorno 0-2, 38/a giornata Serie B 2008/2009, 84′ Miglionico, 86′ Tavano

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Salernitana, a 5 anni dalla Li…Berazione

“Intervengo da Benevento…il Messina ha fatto goal. Nigro, Nigro, Nigro, Nigro, Nigro…” Sembra ieri quando la Curva Sud Siberiano intonava questo coro per la prima volta, invece sono già passati cinque anni. Già, quello che finora è il successo più importante della Salernitana targata Lotito-Mezzaroma compie oggi il suo primo lustro. Era infatti sabato 25 aprile 2015, quando la 36/a giornata del girone C del campionato di Lega Pro Unificata 2014/2015, terzultima del torneo di terza serie, prevedeva in programma all’Arechi di Salerno, Salernitana-Barletta e al Vigorito di Benevento, Benevento-Messina. I granata di Menichini arrivavano all’appuntamento in testa alla classifica con 76 punti, i giallorossi del duo Landaida-Cinelli, al loro esordio in panchina dopo il clamoroso esonero di mister Fabio Brini, erano secondi a quota 71. Teoricamente, la sfida ai pugliesi di mister Ninni Corda rappresentava il primo match ball per chiudere i giochi promozione. Occorreva una vittoria dei granata e un contemporaneo non successo del Benevento per brindare al ritorno in Serie B della Bersagliera, cinque anni dopo la vergognosa retrocessione targata Lombardi. Ed è per questo motivo che l’impianto di via Allende fin da due ore prima il fischio iniziale delle 15 era già un tripudio di 20000 sostenitori granata. 20000 cuori combattuti tra la speranza che quello potesse essere il giorno tanto atteso e il realismo dovuto al fatto che difficilmente il Benevento potesse mancare l’appuntamento con i 3 punti in casa con una squadra inferiore tecnicamente agli Stregoni come il Messina.

In ogni caso, però, sognare non costava nulla. Come dimostrava la coreografia nel pre-partita nel settore Distinti, ispirata nientemeno alla Creazione di Adamo, uno dei capolavori di Michelangelo Buonarroti. Con quella lettera…B…che faceva bella mostra.

Alle 15, parola al campo. Dodici minuti dopo, l’Arechi venne gelato dal vantaggio pugliese siglato da Turchetta ma, trascorso un giro di lancette, Negro rimetteva le cose a posto. Al 27′, da Benevento giungeva la notizia del vantaggio dei padroni di casa con una rete di Eusepi. L’Arechi si raffreddava, ma tornava a riscaldarsi attorno alla mezz’ora di gara, quando l’arbitro Prontera di Bologna decretava un rigore a favore degli uomini di Menichini per fallo di mano di Cortellini su cross di Colombo. Dal dischetto, Calil non sbagliava.

La ripresa era un monologo della Salernitana, ma l’attenzione di tutti i presenti all’Arechi era tra campo e smartphone, con lo schermo fissato sul live di Benevento-Messina. Al 70′, l’esplosione. I siciliani pareggiavano a Benevento con rete – guarda tu il destino – dell’ebolitano Elio Nigro. I granata di Menichini, trascinati dall’entusiasmo, chiudevano i giochi col Barletta grazie a un guizzo all’86’ di Ettore Mendicino. Il sogno stava per diventare realtà. E lo diventava alle 16:55 di sabato 25 aprile 2015, quando dal “Vigorito” arrivava il finale: Benevento-Messina 1-1, Salernitana-Barletta 3-1, granata in Serie B

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Salernitana, accadde il 18 aprile

Oggi è il 18 aprile e (a netto di eventuali anticipi e posticipi), la Salernitana, se non ci fosse stata l’emergenza coronavirus, avrebbe giocato in campionato contro l’Ascoli al “Del Duca”. Come sta accadendo da qualche tempo a questa parte, spulciamo la centenaria storia della Bersagliera per vedere cosa è accaduto il 18 aprile ai granata.

Sono 9 i precedenti della Salernitana targati 18 aprile. Il bilancio non è proprio positivo, dato che consta di 2 vittorie, 2 pareggi e ben 5 sconfitte. I ko inaugurano e chiudono questa particolare serie. Le prime 4 gare della Bersagliera disputate il 18 aprile, infatti, sono state foriere di altrettanti scivoloni.

A cominciare da quella disputata esattamente 100 anni fa, il 18 aprile 1920. A Napoli, si disputava l’andata della finale del Campionato Promozione Campano tra le vincitrici dei due gironi, il Brasiliano e la Salernitana. I padroni di casa ebbero la meglio con un rotondo 5-0, ma i biancocelesti di Schiavone ribaltarono il risultato a Salerno, imponendosi a loro volta per 5-0. La Federazione stabilì uno spareggio in campo neutro da disputare a Nocera Inferiore per decidere la squadra promossa in Prima Categoria. I partenopei non si presentarono e allora la Salernitana ottenne a tavolino la promozione.

La serie nera prosegue con la sconfitta del 18 aprile 1954, quando in Serie B la Salernitana di Enrico Carpitelli si arrese a Cagliari per 2-0, doppietta di Loranzi e con quella del 18 aprile 1971. I granata allenati da Tom Rosati persero 1-0 a Chieti, rete di Calisti. Il ko seguì di sette giorni la sconfitta di Brindisi, sempre per 1-0, e compromise definitivamente le possibilità di promozione in Serie B, dato che la Salernitana concluse il torneo a una sola lunghezza dal Sorrento vincitore.

Infine, l’ultima sconfitta del 18 aprile è quella di Castellammare di Stabia del 18 aprile 2015. Le Vespe si imposero sui granata di Menichini per 1-0 con gol in apertura di Jidayi. Una sconfitta che frenò (solo momentaneamente) la corsa dei granata involati verso la Serie B.

La serie nera del 18 aprile fu interrotta il 18 aprile 1982 da Giovanni Zaccaro. Fu il bomber barese che siglò il gol che punì l’Arezzo e regalò i due punti alla banda di Mattè. Indimenticabile il successo del 18 aprile 2009. La Salernitana riceveva all’Arechi l’AlbinoLeffe. Sulla panchina dei granata era appena tornato Fabio Brini, il tecnico della promozione in B dell’anno precedente, chiamato da Lombardi al posto del centrare la salvezza al posto dell’esonerato Castori.

Il tecnico marchigiano si affidò ai due nuovi acquisti del mercato invernale, i sudamericani Ledesma e Merino, incomprensibilmente mai considerati da Castori. E furono proprio loro i protagonisti del match. Ledesma siglò il 3-2 (ai precedenti vantaggi granata di Iunco e Ganci, i seriani risposero con Cellini e Ruopolo) e Merino, con uno straordinario pallonetto da centrocampo, fece cadere l’Arechi fissando il punteggio sul definitivo 4-2.

I pareggi sono due 0-0. Se quello in Serie A del 18 aprile 1999 a Bari venne all’epoca salutato con favore perché considerato un buon punto in chiave salvezza raccolto dalla pattuglia di Oddo, non si può dire altrettanto dello 0-0 interno con l’Acireale del 18 aprile 1993. Contro una diretta concorrente alla promozione in B, Strada si fece ipnotizzare da Amato dal dischetto e i sogni di gloria per la squadra allenata da Giuliano Sonzogni si chiusero praticamente in quell’occasione.

Questi i precedenti della Salernitana in campionato il 18 aprile:

18/04/1920 – Brasiliano-Salernitana 5-0, finale d’andata Campionato Promozione Campano 1920
18/04/1954 – Cagliari-Salernitana 2-0, 28/a giornata Serie B 1953/1954, 17′, 42′ Loranzi
18/04/1971 – Chieti-Salernitana 1-0, 30/a giornata Serie C girone C 1970/1971, 5′ Calisti
18/04/1976 – Salernitana-Benevento 1-2, 31/a giornata Serie C girone C 1975/1976, 66′ Bertuccioli (B), 79′ Penzo (B), 82′ Stevan (S)
18/04/1982 – Salernitana-Arezzo 1-0, 28/a giornata Serie C1 girone B 1981/1982, 8′ Zaccaro
18/04/1993 – Salernitana-Acireale 0-0, 28/a giornata Serie C1 girone B 1992/1993
18/04/1999 – Bari-Salernitana 0-0, 29/a giornata Serie A 1998/1999
18/04/2009 – Salernitana-Albinoleffe 4-2, 36/a giornata Serie B 2008/2009, 3′ Iunco (S), 34′ Cellini (A), 41′ Ganci (S), 63′ Ruopolo (A), 77′ Ledesma (S), 82′ Merino (S)
18/04/2015 – Juve Stabia-Salernitana 1-0, 35/a giornata Lega Pro Unificata girone C 2014/2015, 3′ Jidayi

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Coronavirus, ci lascia Pierluigi Consonni, uno dei primi acquisti della Salernitana Sport

L’emergenza coronavirus ha regalato al firmamento del Cielo un’altra stella granata. Pochi giorni fa, nella sua Ponte San Pietro (Bergamo), si è spento all’età di 71 anni Pierluigi Consonni, colpito dal virus che sta martoriando l’Italia e la Bergamasca in particolare. Ex difensore, Consonni ha giocato nella Salernitana per una stagione, la 1977/1978. Una stagione che per la Bersagliera non fu come tutte le altre. Dato che fu la prima della Salernitana Sport S.P.A, costituita il 18 luglio 1977 per inglobare il ramo d’azienda dell’Unione Sportiva Salernitana, evitando così quella che sarebbe stata una quasi sicura mancata iscrizione, considerato il passivo di un miliardo e mezzo di lire.

Presidenza a Enzo Paolillo che confermò Giampaolo Cominato nel ruolo di direttore sportivo. E l’ex protagonista sul campo della promozione in B nel 1966, tra i primi acquisti della nuova Salernitana Sport, scelse proprio Pierluigi Consonni. Il difensore approdò a Salerno dopo cinque anni col Bari (i primi 2 in B e i restanti 3 in C) e subito dopo la promozione in cadetteria ottenuta con i galletti.

Sotto le dipendenze tecniche di Facchin prima, Masiero poi e del compagno calciatore-allenatore Mujesan (ufficialmente il ruolo di tecnico venne affidato a don Mario Saracino), Consonni collezionò 32 presenze su 38 partite in campionato, contribuendo a raggiungere il sesto posto che valse alla Salernitana la conferma nella successiva Serie C1 (dopo quella stagione, la C si sdoppiò in C1 e C2).

Ottenuto l’obiettivo, Consonni lasciò la Salernitana e tornò in Lombardia, al Pergocrema dove disputò gli ultimi due anni della sua carriera. Nel primo, ottenne la promozione in C1 ma nel secondo vi fu l’immediata retrocessione in quarta serie.

Una presenza breve, quella di Consonni alla Salernitana, ma che comunque ha lasciato un segno. Ciao Pierluigi!

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LUTTO – Scompare Matteo Porpora, capitano della Salernitana in quel duello salvezza con la Casertana

Lutto in casa Salernitana. Si è spento ieri, all’età di 85 anni, Matteo Porpora, storico centrocampista della Bersagliera a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, di cui è stato anche capitano.

Porpora ha collezionato 92 presenze (più 2 in Coppa Italia) in sei stagioni in granata. Il suo esordio assoluto avvenne il 19 dicembre 1954 in Salernitana-Legnano 2-2, 12/a giornata di Serie B 1954/1955. Era una Salernitana che giocava in una città ancora sconvolta dall’alluvione del 25 ottobre 1954, che provocò purtroppo più di 300 vittime tra Salerno, Cava de’ Tirreni e i paesi della Costiera Amalfitana. Porpora fu lanciato nel calcio dei grandi dal suo “mentore”, don Mario Saracino, chiamato dal Comandante Achille Lauro (che in quella stagione gestiva de facto la Salernitana oltre al Napoli, benché risultasse ufficialmente Roberto Spirito come commissario straordinario) a sostituire l’esonerato Enrico Carpitelli. In quella stagione, Porpora venne impiegato poi solo nell’ultima di campionato contro il Palermo per 3-1.

Due presenze anche nel successivo torneo cadetto, contro Legnano e Modena (due sconfitte), campionato che sancì purtroppo il mesto ritorno della Salernitana in Serie C dopo 13 anni. Porpora rimase a Salerno e partecipò da comprimario con 4 presenze al torneo 1956/1957, quello in cui la Salernitana del presidente De Martino sfiorò l’immediata risalita in B, perdendo il duello per la seconda piazza (allora il campionato di terza serie era a girone unico) con il Lecco. La titolarità in pianta stabile avvenne nei tornei 1957/1958 e 1958/1959, dove Porpora mise a referto rispettivamente 29 e 25 presenze. Furono campionati anonimi, con Tortorella prima e Guariglia dopo alla presidenza, dove la Salernitana “approfittò” pienamente del blocco delle retrocessioni per l’allargamento della Serie C a due gironi, concludendo prima al quartultimo e poi all’ultimo posto.

Nel 1959/1960, arrivò la fascia di capitano, con 27 presenze a referto. Fu un campionato ostico, con la Salernitana che rischiò seriamente di piombare per la prima volta nella sua storia in IV Serie. I granata duellarono punto a punto con Casertana e Teramo. A 180 minuti dalla fine del campionato, la classifica recitava Casertana terzultima (e virtualmente salva) con 25 punti, Salernitana e Teramo in coda con 24 punti. Quel 2 giugno 1960, al “Vestuti” andava in scena un vero e proprio spareggio tra granata e abruzzesi, mentre la Casertana era ospite di un Crotone che non aveva più nulla da chiedere al campionato. La Salernitana, con in panchina Pietro Piselli, vinse 1-0 con rete di Logaglio al 26′, mentre contemporaneamente la Casertana cadeva 2-1 a Crotone. Il sorpasso era operato: Salernitana 26, Casertana 25, Teramo 24.

Il 9 giugno 1960, la Salernitana era di scena ad Avellino. Le reti di Logaglio e Barone consentirono alla Salernitana di espugnare per la prima volta nella storia il “Piazza d’Armi” (il Partenio sarebbe stato costruito nel 1970) di Avellino e di blindare la salvezza.

Porpora partecipò anche al campionato successivo, il primo dell’era di Pasquale Gagliardi, ma fu relegato ai margini della rosa da Puricelli prima e Di Gennaro poi. Le sole 3 presenze collezionate gli fecero maturare l’idea di appendere le scarpette al chiodo a soli 27 anni. Ha però sempre continuato a seguire la Salernitana, la squadra della sua città e della sua vita, con affetto. Mancherà moltissimo all’ambiente granata.

Nella foto, Porpora è l’ultimo a destra accosciato

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Accadde il 21 Marzo

Se il campionato di calcio di Serie B non fosse stato fermo a causa dell’emergenza coronavirus, la Salernitana quest’oggi sarebbe stata impegnata a Chiavari contro la Virtus Entella. Non potendo assistere all’impegno dei granata, diamo uno sguardo alla storia centenaria della Salernitana, chiedendoci in quali occasioni la Bersagliera è scesa in campo il 21 marzo.

Per una di queste, abbiamo giustamente dedicato un articolo a parte dato che concerne il primo impegno ufficiale della Salernitana a Salerno, il 5-0 rifilato alla Pro Italia esattamente cent’anni fa, il 21 marzo 1920. Poi, vi sono state altre 9 sfide in campionato dei granata il 21 marzo, tutte ricche di spunti.

Innanzitutto, salta subito all’occhio una curiosità. Nelle sue due uniche (speriamo solo per adesso) apparizioni in Serie A, la Salernitana ha sempre giocato il 21 marzo. La prima volta andò bene, dato che il 21 marzo 1948 la Salernitana di Viani ebbe la meglio sul Bari per 1-0 grazie a un rigore di Buzzegoli. Meno bene andò nella seconda occasione. Il 21 marzo 1999, una punizione di Rapaic permise al Perugia di avere la meglio sulla Salernitana per 1-0. Quella gara rappresentò l’ultima panchina in granata di Delio Rossi, esonerato dopo quel ko e sostituito da Oddo.

Il 21 marzo è anche sinonimo di grandi bomber. Il 21 marzo 1976, una tripletta del mai dimenticato dai tifosi granata Miguel Vitulano affossò il Campobasso al Vestuti, mentre il 21 marzo 1954 l’ungherese Mihaly Kincses – in passato gloria dell’Atalanta e della Juventus – siglò la rete che permise di sconfiggere la Pro Patria per 1-0.

Il 21 marzo significa anche derby. Due le straregionali disputate dalla Salernitana in questa data. Il 21 marzo 1982, i granata di Romano Mattè espugnarono Pagani per 2-1 con reti di Chirco e Zaccaro, mentre Trevisan accorciò le distanze per gli azzurrostellati. Meno felice il ricordo del 21 marzo 1965. La Casertana, infatti, sbancò il Vestuti per 2-1. Pinna illuse la Salernitana di Rudy Hiden, ma Pacco e Cavazzoni (nome che farà successivamente male ai granata per altre due volte nel derby) regalarono alla Casertana quella che è attualmente l’unica vittoria dei Falchetti a Salerno.

Altre tre partite completano questo elenco, equamente divise per risultato. Il successo è datato 21 marzo 1937, quando la Salernitana di mister Ferenc Hirzer ebbe la meglio per 1-0 sul Molfetta con gol di Bergamini. Il pareggio è lo 0-0 di Messina del 21 marzo 1993 con Sonzogni in panchina per i granata, mentre il ko riguarda l’ultimo precedente assoluto della Salernitana datato 21 marzo 2004. La compagine di Stefano Pioli cedette il passo al Pescara all’Arechi per 2-1. Decisiva per il successo del Delfino la doppietta di Fabio Alteri, mentre Tulli andò in gol per i granata.

I precedenti della Salernitana in campionato il 21 marzo

21/03/1920 – Salernitana-Pro Italia 5-0, 5/a giornata girone B Campionato Promozione Campano 1920, 20′, 52′ Russo, 60′, 70′ Fariello, 78′ Troisi
21/03/1937 – Salernitana-Molfetta 1-0, 21/a giornata Serie C girone E 1936/1937, 18′ Bergamini
21/03/1948 – Salernitana-Bari 1-0, 27/a giornata Serie A 1947/1948, 42′ rig. Buzzegoli
21/03/1954 – Salernitana-Pro Patria 1-0, 25/a giornata Serie B 1953/1954, 27′ Kincses
21/03/1965 – Salernitana-Casertana 1-2, 26/a giornata Serie C girone C 1964/1965, 25′ Pinna (S), 35′ Pacco (C), 66′ Cavazzoni (C)
21/03/1976 – Salernitana-Campobasso 3-0, 27/a giornata Serie C girone C 1975/1976, 25′ rig., 65′, 85′ rig. Vitulano
21/03/1982 – Paganese-Salernitana 1-2, 25/a giornata Serie C1 girone B 1981/1982, 51′ Chirco (S), 62′ Zaccaro (S), 76′ Trevisan (P)
21/03/1993 – Messina-Salernitana 0-0, 25/a giornata Serie C1 girone B 1992/1993
21/03/1999 – Perugia-Salernitana 1-0, 26/a giornata Serie A 1998/1999, 72′ Rapaic
21/03/2004 – Salernitana-Pescara 1-2, 34/a giornata Serie B 2003/2004, 40′, 58′ Alteri (P), 71′ Tulli (S)

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21 marzo 1920, cent’anni fa la prima partita ufficiale (e completa) della Salernitana a Salerno

In questo periodo di doverosa e legittima ferma dello sport italiano (e conseguentemente del calcio) a causa dell’emergenza coronavirus, si ricorre alla storia per cercare pillole di svago. E oggi è una data importante per quanto riguarda la storia della Salernitana.

Esattamente cento anni fa, il 21 marzo 1920, la Salernitana disputava a Salerno la sua prima partita ufficiale e completa. Chiariamo subito. La società fondata il 19 giugno 1919 si iscrisse al girone B del campionato di Promozone campano. Non essendo ancora pronto il campo di Piazza d’Armi (collocato nei pressi di dove ora sorge la Caserma Angelucci, nella zona orientale della città), il sodalizio del presidente Adalgiso Onesti chiese di giocare le tre gare d’andata in trasferta. La prima, il 15 febbraio, a Castellammare di Stabia contro lo Sporting Stabia, vinta per 1-0 con rete di Aliberti.

Il 14 marzo 1920 la Salernitana scese per la prima volta in campo a Salerno nella sfida di ritorno contro lo Sporting, ma al 45′ un acquazzone improvviso rese il terreno di gioco impraticabile e al 45′ la partita venne interrotta. L’appuntamento con la storia, quindi, venne rimandato di sette giorni. Il 21 marzo 1920, gli uomini di Matteo Schiavone ospitarono all’impianto di Piazza d’Armi la Pro Italia, compagine di Torre Annunziata già sconfitta all’andata il 22 febbraio per 3-1.

La partita non ebbe storia. I biancocelesti padroni di casa erano decisamente superiori ai rossoblu oplontini ed ebbero la meglio con un rotondo 5-0. Protagonisti Russo e Fariello, autori di una doppietta cadauno. Di Troisi, il gol del definitivo 5-0. Cent’anni fa, dunque, il primo vagito salernitano della Salernitana. Il primo di una lunga serie…

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Salernitana, accadde…il 13 marzo

Oggi avremmo dovuto parlare solo ed esclusivamente di calcio, perché oggi avrebbe dovuto disputarsi l’anticipo della 29/a giornata di Serie B 2019/2020 tra Salernitana e Pisa. Invece, questo maledetto coronavirus che sta sconvolgendo il nostro stile di vita, ha ovviamente sospeso (si spera solo brevemente), tra le tante cose, anche il campionato cadetto.

Ebbene, vogliamo comunque parlare di calcio e di Salernitana in questo 13 marzo. Per farlo, attingiamo alla centenaria storia della Bersagliera e vediamo cosa la Salernitana ha combinato, dal 1919 ad oggi, il 13 marzo. Sono 12 le uscite ufficiali dei granata in questa data, con un bilancio di 4 vittorie, 7 pareggi e 1 sconfitta. Precedenti dai quali traiamo diversi spunti.

13 marzo è sinonimo di gol in zona Cesarini. In tre occasioni, la Salernitana ha usufruito dei minuti finali per acciuffare pareggio e/o vittoria. Accadde già nella prima uscita del 13 marzo, Reggina-Salernitana 1-1 del 13 marzo 1938. I biancocelesti di mister Hirzer replicarono al vantaggio calabrese di Lessi con Cagnassi al 90′. Il 13 marzo 1949, i granata di Piselli al 90′ trovarono a La Spezia una clamorosa vittoria in rimonta per 3-2. I liguri si erano portati sul 2-0 con Mangini e Zordan, poi si accese Marcello Taccola. La punta livornese accorciò le distanze e poi siglò il gol del definitivo successo, una doppietta inframezzata dal pareggio di Flumini.

E ancora, il successo in extremis contro la Lodigiani all’Arechi il 13 marzo 1994. La Delio Rossi band passò in vantaggio con Pisano, i capitolini impattarono con Baglieri. Ma al 90′ Strada tirò fuori dal cilindro un gol splendido, controllo in area di destro su palla passata da Pisano, sombrero al difensore avversario e sinistro al volo sul secondo palo. Tre minuti dopo, in pieno recupero, Pisano fissò il risultato sul definitivo 3-1 dal dischetto. Ma al 90′, la Salernitana il 13 marzo ha anche subito una rete. Quella dell’avellinese Gasparini che impattò, il 13 marzo 1966, l’iniziale vantaggio di Cominato.

13 marzo è quindi anche sinonimo di promozione. Perché oltre ai precedenti del 1966 e del 1994 (anni che si conclusero con il successo in campionato), vi è anche quello del 13 marzo 1938. All’allora Campo Littorio di Salerno, la Salernitana di Ferenc Hirzer (che a fine torneo conquistò la prima storica promozione in Serie B) si impose 1-0 sul Manfredonia con gol di Lazzarini.

13 marzo vuol dire anche derby. Oltre al già citato 1-1 di Avellino del 1966, vi è l’1-1 interno con la Casertana del 1983, quando alla rete del falchetto Doto rispose Del Favero dal dischetto e vi è anche l’unica sconfitta della serie, l’1-0 subito dal Sorrento in trasferta nel 1977 (rete di Capitani).

13 marzo è anche sinonimo di rivincita. Piacenza-Salernitana, 13 marzo 2005. I granata di Gregucci si imposero per 1-0, gol di Lanzaro. La Salernitana espugnò il “Garilli” per la prima volta dopo quel maledetto 23 maggio 1999 in cui la Bersagliera lasciò la Serie A con tutte le conseguenze drammatiche del giorno dopo che noi tutti conosciamo.

13 marzo significa pareggi in trasferta. L’1-1 contro l’Arsenaltaranto nel 1955, con Fioravanti che rispose al gol del pugliese Veglianetti e il 3-3 nel 2011 a Monza (ultima uscita della serie). La Salernitana di Breda mise in evidenza gli ultimi arrivati in sede di mercato, Fabinho e Jefferson, che segnarono la prima e l’ultima rete granata con in mezzo il gol di Altobello. In rete per i brianzoli Iacopino con una doppietta e Djokovic.

Infine, 13 marzo rammenta anche due 0-0 interni. Quello con il Campobasso nel 1988 e quello con il Cesena nel 2010.

Questo il riassunto delle partite del 13 marzo della Salernitana (si ringrazia Salernitanastory.it):

13/3/1932 Reggina-Salernitana 1-1, 20/a giornata Prima Divisione girone F 1931/1932, 40′ Lessi (R), 90′ Cagnassi (S)
13/3/1938 Salernitana-Manfredonia 1-0, 20/a giornata Serie C girone E 1937/1938, 51′ Lazzarini
13/3/1949 Spezia-Salernitana 2-3, 28/a giornata Serie B 1948/1949, 43′ Mangini (SP), 53′ Zordan (SP), 61′ Taccola (SA), 72′ Flumini (SA), 90′ Taccola (SA)
13/3/1955 Arsenaltaranto-Salernitana 1-1, 23/a giornata Serie B 1954/1955, 32′ Veglianetti (A), 80′ Fioravanti (S)
13/3/1966 Avellino-Salernitana 1-1, 25/a giornata Serie C girone C 1965/1966, 50′ Cominato (S), 89′ Gasparini (A)
13/3/1977 Sorrento-Salernitana 1-0, 26/a giornata Serie C girone C 1976/1977, 63′ Capitani
13/3/1983 Salernitana-Casertana 1-1, 24/a giornata Serie C1 girone B 1982/1983, 17′ Doto (C), 37′ rig. Del Favero (S)
13/3/1988 Salernitana-Campobasso 0-0, 24/a giornata Serie C1 girone B 1987/1988
13/3/1994 Salernitana-Lodigiani 3-1, 24/a giornata Serie C1 girone B 1993/1994, 9′ Pisano (S), 72′ Baglieri (L), 90′ Strada (S), 90’+2′ rig. Pisano (S)
13/3/2005 Piacenza-Salernitana 0-1, 30/a giornata Serie B 2004/2005, 16′ Lanzaro
13/3/2010 Salernitana-Cesena 0-0, 29/a giornata Serie B 2009/2010
13/3/2011 Monza-Salernitana 3-3, 26/a giornata Prima Divisione girone A 2010/2011, 19′ Fabinho (S), 41′ rig. Iacopino (M), 47′ Altobello (S), 66′ Djokovic (M), 69′ Iacopino (M), 76′ Jefferson (S)