Le pagelle secche di Juventus-Salernitana 2-2
SEPE 7,5: solo un’incertezza su Fagioli al 94′
BRONN 7: buona prestazione
DANILIUC 7,5: imponente
FAZIO 6,5: mezzo voto in meno per la gazzarra finale
MAZZOCCHI 7,5: clonatelo
VILHENA 6: getta tutto alle ortiche nel finale
dal 100′ SAMBIA S.V
MAGGIORE 7: la migliore prestazione in granata fin qui
dall 81′ KASTANOS 6: più di questo non può
COULIBALY L. 6,5: qualche ingenuità di troppo
CANDREVA 7,5: leader
DIA 7: imprescindibile
dall’81’ BONAZZOLI 6,5: entra bene e sfiora il gran gol
PIATEK 6,5: il Pistolero sta crescendo
dal 60′ BOTHEIM 6,5: ci mette il cuore
dal 100′ GYOMBER S.V
NICOLA 7: se riuscisse a far capire come passare da atteggiamento da grande squadra a provinciale sarebbe perfetto
Salernitana, accadde l’11 settembre
Domani la Salernitana sarà impegnata all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus per la 6/a giornata di Serie A 2022/2023. Si tratterà della nona partita della Bersagliera in campionato nel corso della sua pluricentenaria storia disputata nella data non certo bellissima per i motivi noti ai più dell’11 settembre. Una data finora non positiva per i granata dato che il bilancio consta di 0 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte.
Cinque pareggi dei quali ben quattro sono stati risultati ad occhiali, ossia 0-0. Il primo della serie è quello dell’11 settembre 1949, quando la Salernitana di Piselli impattò a Livorno. Si prosegue con lo 0-0 interno dell’11 settembre 1977 contro il Siracusa, nella partita che è la prima in campionato della Salernitana Sport S.P.A costituita in estate.
Più recenti gli altri due 0-0. L’11 settembre 2003 la Salernitana di Pioli venne fermata in casa dall’Ascoli mentre l’11 settembre 2004 i granata di Ammazzalorso fecero reti bianche a Treviso. Infine, il pareggio che più lasciò l’amaro in bocca. L’11 settembre 1988, in un Vestuti gremito, la Salernitana di Pasinato steccò l’esordio in campionato non andando oltre l’1-1 con il Casarano. Granata in vantaggio con Romiti, pareggio in extremis dei pugliesi con Foglietti.
L’elenco delle sconfitte inizia l’11 settembre 1966. La Salernitana di Tom Rosati esordì da fresca promossa in Serie B in un Vestuti che vide l’erba del terreno di gioco portata dai giardini del Lungomare e impiantata in fretta per adeguarsi agli standard della categoria (così come i falegnami lavorarono alacremente per rendere i pali delle porte da quadrati a ovali) contro il Messina. Arrivò una cocente sconfitta per 2-0 per effetto delle reti peloritane di Stucchi e Trevisani.
L’11 settembre 1994 la Salernitana di Delio Rossi cadde a Vicenza 2-0. Decisivo per i biancorossi l’uno-due in finale di primo tempo firmato da Brioschi e Lopez. Infine, l’11 settembre 2000 la Salernitana di Francesco Oddo perse all’Arechi 3-2 contro la Sampdoria. La doppietta di Di Michele non vanificò le tre reti blucerchiate di Flachi, Vergassola e Zivkovic.
Salernitana, i precedenti in campionato dell’11 settembre
11/09/1949, Livorno-Salernitana 0-0, 1/a giornata Serie B 1949/1950
11/09/1966, Salernitana-Messina 0-2, 1/a giornata Serie B 1966/1967 – 13′ Stucchi, 80′ Trevisani
11/09/1977, Salernitana-Siracusa 0-0, 1/a giornata Serie C girone C 1977/1978
11/09/1988, Salernitana-Casarano 1-1, 1/a giornata Serie C1 girone B 1988/1989 – 9′ Romiti (S), 89′ Foglietti (C)
11/09/1994, Vicenza-Salernitana 2-0, 2/a giornata Serie B 1994/1995 – 43′ Lopez, 45′ Brioschi
11/09/2000, Salernitana-Sampdoria 2-3, 2/a giornata Serie B 2000/2001 – 21′ Flachi (SAM), 48′ Di Michele (SAL), 56′ Vergassola (SAM), 83′ Zivkovic (SAM), 90’+1′ rig. Di Michele (SAL)
11/09/2003, Salernitana-Ascoli 0-0, 3/a giornata Serie B 2003/2004
11/09/2004, Treviso-Salernitana 0-0, 1/a giornata Serie B 2004/2005
Salernitana-Empoli, le pagelle secche
La pagella secca di Salernitana-Empoli
SEPE 7: incolpevole
BRONN 6,5: in crescita
GYOMBER 5,5: incerto
dal 56′ DANILIUC 6: buon impatto
FAZIO 6: soffre nel finale
CANDREVA 7: solita sicurezza
COULIBALY 6,5: in calo, ma ci sta
MAGGIORE 6: più performante nella ripresa
dal 72′ KASTANOS 5,5: ci si attendeva qualcosa di più
VILHENA 6: tecnica e leziosità
MAZZOCCHI 8: un gol da urlo
dall 82′ BRADARIC SV
BONAZZOLI 5,5: soffre la concorrenza interna
dal 56′ PIATEK 6: in ritardo di condizione fisica
DIA 7: baciato dal gol
dall 82′ BOTHEIM SV
NICOLA 6,5: deve far capire alla squadra che la leziosità non serve
Bologna-Salernitana, le pagelle secche
Le pagelle secche di Bologna-Salernitana
SEPE 7,5: attentissimo
BRONN 6: così e così
dal 76′ VALENCIA SV
GYOMBER 5: ingenuo
FAZIO 6: qualche sbavatura di troppo
MAZZOCCHI 7,5: freccia
COULIBALY 8: periodo d’oro
MAGGIORE 6,5: mette ordine
VILHENA 6: in trasferta non ingrana
BRADARIC 6: compitino
dal 54′ CANDREVA 8: compitone
BONAZZOLI 5,5: partita no
dal 63′ BOTHEIM 6,5: entrato bene
DIA 6,5: il bene e il male
NICOLA 6,5: forse poteva far entrare Kastanos per Vilhena, ma è il pelo nell’uovo
La Lega Serie A ha reso noti gli orari delle partite dalla 6/a alla 16/a giornata. Di seguito gli orari delle gare della Salernitana
6/a giornata, Juventus-Salernitana, 11/09/2022 ore 20:45
7/a giornata, Salernitana-Lecce, 16/09/2022 ore 20:45
8/a giornata, Sassuolo-Salernitana, 02/10/2022 ore 15
9/a giornata, Salernitana-Verona, 09/10/2022 ore 15
10/a giornata, Inter-Salernitana, 16/10/2022 ore 12:30
11/a giornata, Salernitana-Spezia, 22/10/2022 ore 15
12/a giornata, Lazio-Salernitana, 30/10/2022 ore 18
13/a giornata, Salernitana-Cremonese, 05/11/2022 ore 15
14/a giornata, Fiorentina-Salernitana, 09/11/2022 ore 20:45
15/a giornata, Monza-Salernitana, 13/11/2022 ore 15
16/a giornata, Salernitana-Milan, 04/01/2023 ore 12:30
Le pagelle secche di Salernitana-Sampdoria 4-0
SEPE 6,5: Bravo e fortunato
FAZIO 7,5: Baluardo
GYOMBER 7: Sicurezza
dall’81’ PIROLA S.V
BRANN 7: in crescita
CANDREVA 6,5: stantuffo
dal 78′ SAMBIA S.V
MAGGIORE 7: in corso di inserimento
COULIBALY 8: fantastico
VILHENA 8: la 10 non si indossa per caso
MAZZOCCHI 6,5: soffre un pochino troppo
dal 46′ KASTANOS 6,5: fa il suo
BONAZZOLI 7,5: cecchino
dal 65′ BOTHEIM 7: si sblocca
DIA 7,5: se questo è il buongiorno
dal 78′ VALENCIA S.V
NICOLA 7,5: azzecca tutte le mosse, ora deve azzeccare quella più importante: far restare con i piedi per terra l’ambiente
Bandiera, Capitano, pioniere della tattica che rivoluzionò il calcio italiano. Tante caratteristiche esemplari racchiuse in un solo nome e cognome: Antonio Valese.
Nato a Salerno il 17 marzo 1913, dopo le prime esperienze con la Paganese e con il Belluno (sede del suo servizio militare), nel 1936 Valese finalmente approdò alla Salernitana e due anni dopo, nel 1938, ottenne la prima soddisfazione contribuendo con 8 reti alla prima storica promozione della Bersagliera in Serie B, compresa quella del vantaggio a Potenza nella partita vinta 2-0 l’8 maggio 1938 dagli allora biancocelesti e che spalancò le porte della cadetteria. Nella stagione successiva, la Salernitana retrocesse immediatamente in C ma Valese impressionò favorevolmente, con 11 reti in campionato e 2 in Coppa Italia.
L’ala salernitana resistette alla tentazione di rimanere in Serie B (nonostante le offerte non mancassero) e disputò altri due tornei di Serie C in biancoceleste. Nell’estate del 1942, però, passò, in prestito alla Cavese. Valese si fece ben notare anche in maglia blufoncè e segnando alla Salernitana sia all’andata che al ritorno. Purtroppo per lui e per i metelliani furono reti in due derby che si conclusero con il successo biancoceleste, preludio alla promozione in Serie B avvenuta in quel campionato.
Nel 1943 il calcio si fermò per la Seconda Guerra Mondiale e l’anno dopo un Valese ritornato alla Salernitana (che a sua volta ritorna definitivamente in granata) trascinò la Bersagliera al successo della Coppa della Liberazione e a un buon piazzamento nei vari tornei regionali e nazionali misti. Un trascinamento che avvenne in campo ma anche dalla panchina, dato che Valese, alternandosi con Milite, Mosele e Hirzer, in quel periodo compì anche le sue prime esperienze da allenatore.
Nel 1946, il calcio si riassestò e la Salernitana ripartì da quella Serie B conquistata sul campo tre anni prima. E dallo stesso allenatore con il quale vi era stato il salto di categoria: Giuseppe “Gipo” Viani. L’alchimia si ricostituì subito e la Salernitana al termine di quell’anno venne promossa per la prima volta in Serie A. Valese contribuì al traguardo da comprimario, con 16 presenze e 1 rete, la seconda delle tre che la compagine di Viani rifilò alla Scafatese il 13 ottobre 1946.
Dopo la promozione in A, Valese, come tutti i calciatori della Salernitana, partecipò al torneo di Santa Teresa. E lì si inventò uno strano stratagemma tattico. Siccome Vincenzo Volpe non voleva giocare come centravanti contro il fratello Dante, affidò la maglia numero 9 ad Alberto Piccinini (padre del telecronista Sandro), di professione mediano. Piccinini si posizionava nel suo ruolo naturale, conseguentemente il centrocampista “originale” arretrava in difesa lasciando un difensore (Ivo Buzzegoli) “libero” da marcature.
Viani trasportò l’idea di Valese dalla spiaggia al campo per la sua Salernitana e nacque così il Vianema, antesignano del Catenaccio. Valese però mal digerì l’appropriazione del tecnico della sua idea e ruppe i rapporti, lasciando la Salernitana per concludere la carriera con le maglie di Torrese e Casertana. Dopo l’esperienza nella città della Reggia, appese le scarpette al chiodo e iniziò la carriera di allenatore.
Valese allenò la Salernitana nella disgraziata stagione 1955/1956, quella conclusa con il ritorno dei granata in Serie C dopo 13 anni. Stagione in cui si alternò con Saracino in panchina. Poi, ha proseguito in diverse piazze legandosi però fortemente alla Paganese, guidata in cinque occasioni diverse per otto stagioni complessive conquistando una promozione in Serie D nel 1967. Muore a Salerno nel 1986.
Salernitana-Roma 0-1, le pagelle secche
Le pagelle secche dei granata dopo Salernitana-Roma 0-1
SEPE 6,5: impegnato
BRANN 6: interessante
GYOMBER 6: recuperato
FAZIO 6,5: personalità
CANDREVA 6,5: esperienza
KASTANOS 5,5: irritante
dal 54′ RIBERY 6: volenteroso
COULIBALY 6: bravino
dal 72′ KRISTOFFERSEN 5: perché?
VILHENA 7: tecnica
MAZZOCCHI 7,5: imprescindibile
dal 62′ SAMBIA 6: fa il suo
BONAZZOLI 6: ci prova
BOTHEIM 5,5: Bodo è lontana
dal 62′ VALENCIA 5,5: fuori ruolo
NICOLA 6: ci crede fino alla fine
Salernitana-Parma, le pagelle secche
Le pagelle secche di Salernitana-Parma 0-2 di Coppa Italia
SEPE 7: il migliore
MANTOVANI 5,5: esubero 1
FAZIO 5,5: in ritardo di condizione
PIROLA 5: va atteso
dal 77′ GYOMBER sv
KECHRIDA 6,5: ci mette il suo
L. COULIBALY 5,5: sciupone
BOHINEN s.v
dal 29′ CAPEZZI: esubero 2
KASTANOS 6: bentornato
dal 60′ CAVION: esubero 3
SY 6: esubero 4 senza danni
dal 46′ VALENCIA 5,5: fuori posizione
RIBERY 6,5: dannata età
dal 60′ BONAZZOLI 5,5: farà meglio
BOTHEIM 5,5: vichingo mal servito
NICOLA 5: il 3-5-2 ora non è possibile
Una squadra perfetta deve avere un portiere che para tutto, un assassino in difesa, un genio a centrocampo, un mona che segna e sette asini che corrono. Parole di Nereo Rocco, il “Paron“, il tecnico che fece grande il Milan di Rivera negli anni Sessanta e Settanta.
E la Salernitana di Gipo Viani che conquistò 75 anni fa la prima promozione in Serie A nella storia della Bersagliera, un “mona” (scritto in tono assolutamente scherzoso, ci mancherebbe) che segna corrispondeva al “Figlio del Gol” di Agropoli: Vincenzo Margiotta. Nato nella splendida cittadina costiera cilentana il 10 gennaio 1917, figlio di Lorenzo, di professione macellaio e di Filomena Di Luccio, Margiotta arrivò al calcio (eccezion fatta per brevi parentesi nell’Agropoli) nel 1939, approdando in Serie C al Baratta Battipaglia.
La sua prima stagione fu inficiata da un infortunio al ginocchio procurato da uno scontro con il leccese Caldarulo. La stagione 1940/1941 fu più positiva, dato che fu la doppia in prima cifra con 11 reti realizzate. Margiotta nell’estate del 1941 passò quindi in prestito alla Salernitana (rifiutando, nel frattempo, di trascorrere un periodo di prova con la Juventus a Torino). La stagione fu semplicemente fantastica. Margiotta realizzò 24 reti, trascinando i biancocelesti al primo posto. L’ammissione al Girone Finale però venne annullata per un presunto illecito sportivo riguardante la corruzione del portiere della Cavese Cozzi.
Nel 1942 il ritorno al Baratta Battipaglia ma il calcio da lì a poco si fermò per la Seconda Guerra Mondiale. Due anni dopo, la ripresa. Margiotta venne ingaggiato definitivamente dalla Salernitana e con 10 reti contribuì nel 1944 alla conquista della Coppa della Liberazione. Altri 13 gol furono segnati nel Campionato Misto A/B e in un torneo con squadre di A, B e C vinto dalla Salernitana contro il Pescara in finale con doppietta dell’agropolese.
Il 7 settembre 1946 Vincenzo Margiotta convolò a nozze con Elisa Talamo. Un bellissimo prodromo per un campionato di Serie B che si rivelò straordinario. A livello personale con le 18 reti segnate e a livello di squadra con la promozione in Serie A. Una promozione che all’ultimo atto, 22 giugno 1947, Salernitana-Palermo 2-0 portò la sua firma con la doppietta decisiva.
In Serie A, però, le attese non furono confermate. A causa di numerosi infortuni fisici, Margiotta in massima serie siglò solo 3 reti: una nel successo interno per 5-2 alla Lucchese e una doppietta inflitto nel 4-1 al Genoa sempre al “Comunale”. Dopo la retrocessione, terminò la sua avventura in granata con 53 reti tra A, B e C e 32 in altri tornei. Un bottino che gli valse l’eterno appellativo di “Figlio del Gol“. La sua carriera proseguì con le maglie di Arsenal Taranto (finendo protagonista di un rissone con il Pisa per difendere un suo compagno anche lui ex granata, Vincenzo Voccia) e Battipagliese. Appese le scarpe al chiodo nel 1954 e allenò, a più riprese, Battipagliese, Agropoli e Barletta. Morì nella sua Agropoli il 9 marzo 1996.